giovedì 29 gennaio 2009

..Il cambiamento dell'arte: Francis Bacon

...Il secondo conflitto mondiale è stato portatore di pesanti conseguenze che hanno, inevitabilmente, scosso il nostro paese non solo da un punto di vista sociale ma anche e soprattutto da un punto di vista culturale.I tumultuosi avvenimenti politici, le crude vicende esistenziali, le persecuzioni razziali, i lunghi anni trascorsi in guerra da un’intera generazione di giovani, e soprattutto la guerra civile che insanguinò il Paese tra il 1943 e il ’45, avevano sconvolto radicalmente la storia e la vita degli italiani; nelle città semidistrutte aleggiava un clima pesantissimo di tristezza, di irreversibile sbandamento, di diserzione civile. Il paese sembrò smarrire la propria identità nazionale; era normale che simili sconvolgenti esperienze costituissero il soggetto centrale di una sofferta riflessione collettiva, che non poteva non portare ripercussioni notevoli anche sulla nuova stagione artistica e letteraria apertasi nell’immediato dopoguerra.

Francis Bacon è stato uno dei protagonisti di questo periodo storico; la sua arte è da ricercare in quell’operazione di ingabbiamento -su fondi piatti e segnati da qualche direttrice prospettica- cui sottopone i suoi soggetti; la figura aggetta da questi spazi e si connota per una esecuzione gestuale che emana, sia dalla posizione contorta dei corpi che dalla grumosità dei colori, una concezione dell’esistenza come requisito dell’insensatezza angosciosa. Enza

mercoledì 28 gennaio 2009

L'arte con.te_mporanea

E' un mondo strano...definito da alcuni incomprensibile, ma nello stesso tempo affascinante, qualcosa di non definibile, ma che vuole essere definito.
Un artista coevo nel parlare dell'opera d'arte dice: “Non saprete mai cosa è successo finché non sarete attori e spettatori al di qua delle sbarre”. Si tratta di Michelangelo Pistoletto che tra il 1967-‘68 riprese l'ideologia futurista secondo la quale l'uomo non può essere soltanto spettatore in arte, ma deve interagire con essa; non a caso il motto del futurismo è "metteremo lo spettatore al centro del quadro", un invito alla partecipazione attiva e collettiva all'opera d'arte.

Grazie

Noto con piacere che già qualcuno ha iniziato a interagire nel mio blog... ringrazio chi già lo ha fatto e chi si appresta a farlo...un caro saluto.

martedì 27 gennaio 2009

Benvenuti

Eccoci qua..ho appena pubblicato il mio blog...cercherò di essere costante nell'aggiornamento dello stesso... un caro saluto, Enza