...Il secondo conflitto mondiale è stato portatore di pesanti conseguenze che hanno, inevitabilmente, scosso il nostro paese non solo da un punto di vista sociale ma anche e soprattutto da un punto di vista culturale.I tumultuosi avvenimenti politici, le crude vicende esistenziali, le persecuzioni razziali, i lunghi anni trascorsi in guerra da un’intera generazione di giovani, e soprattutto la guerra civile che insanguinò il Paese tra il 1943 e il ’45, avevano sconvolto radicalmente la storia e la vita degli italiani; nelle città semidistrutte aleggiava un clima pesantissimo di tristezza, di irreversibile sbandamento, di diserzione civile. Il paese sembrò smarrire la propria identità nazionale; era normale che simili sconvolgenti esperienze costituissero il soggetto centrale di una sofferta riflessione collettiva, che non poteva non portare ripercussioni notevoli anche sulla nuova stagione artistica e letteraria apertasi nell’immediato dopoguerra.
Francis Bacon è stato uno dei protagonisti di questo periodo storico; la sua arte è da ricercare in quell’operazione di ingabbiamento -su fondi piatti e segnati da qualche direttrice prospettica- cui sottopone i suoi soggetti; la figura aggetta da questi spazi e si connota per una esecuzione gestuale che emana, sia dalla posizione contorta dei corpi che dalla grumosità dei colori, una concezione dell’esistenza come requisito dell’insensatezza angosciosa. Enza
giovedì 29 gennaio 2009
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